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#newsimmobiliari Ecobonus al 110 per cento

Nuove necessità, nuovi bisogni, nuovi interessi, sono tantissime le cose che sono cambiate negli ultimi mesi e ora ci saranno grandi novità per tutto il comparto dell’edilizia e per chi deciderà di ristrutturare casa.

Il testo del decreto aspetta ancora il vaglio e le eventuali modifiche del Parlamento nei prossimi sessanta giorni prima dell‘entrata in vigore definitiva, ma nel frattempo capiamo cos’è l’Ecobonus al 110 per cento. Come funziona? Quali sono i lavori ammessi? Chi può usufruirne?

L’ecobonus 110 per cento consiste in una detrazione fiscale del 110% delle spese sostenute per gli interventi di conferimento di una maggiore efficienza o funzionalità energetica e riduzione del rischio sismico (l’ecobonus per la ristrutturazione al 110% è anche un sismabonus).

A usufruire dell’ecobonus 110 percento per la ristrutturazione sono i condomini, gli Istituti delle case popolari e nel caso di lavori eseguiti sui singoli appartamenti le persone fisiche fuori dall’esercizio di attività di impresa.

Ma quali sono i lavori ammessi all’ecobonus 110 per cento?
Sono detraibili le spese effettuate dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 per tre grandi lavori di ristrutturazione:

  • il cosiddetto cappotto termico, ovvero l’isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio per almeno un quarto della stessa superficie, con un limite di 60mila euro moltiplicato per le unità abitative presenti
  • la sostituzione della caldaia con impianti centralizzati a condensazione per un limite di 30mila euro moltiplicato per ogni singola unità abitativa
  • la sostituzione della caldaia per le unità unifamiliari con impianti centralizzati, con un ammontare delle spese non superiore ai 30mila euro, comprese le spese per lo smaltimento e la bonifica dell’impianto sostituito.

In ogni caso l’ecobonus al 110 vale anche se questi lavori sono associati all’installazione di un impianto fotovoltaico.

Cosa succede nel caso di lavori come la sostituzione di infissi, delle finestre, delle tende da sole, dei condizionatori o dei serramenti?
Non si applicherà l’ecobonus al 110 per cento per questi lavori, ma rimarrà la vecchia detrazione dell’ecobonus dal 50 al 65%.
La detrazione però salirà al 110 per cento nel caso in cui tali interventi siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi maggiori.

Tutti i lavori per avere diritto all’ecobonus 110 per cento dovranno assicurare il miglioramento di almento due classi energetiche dell’edificio e qualora esso non fosse possibile, sarà comunque necessario il raggiungimento della classe massima, da dimostrare tramite l’APE (attestato di prestazione energetica).

E le seconde case?
La norma esclude le unità unifamiliari che non siano abitazione principale, le seconde case indipendenti, mentre sono invece agevolate quelle in condominio.
È in questo caso importante ricordare che la nozione di condominio comprende tutti gli edifici che abbiano alcuni parti in comune. Anche se le unità sono solo due. Per cui una villetta bifamiliare con due unità immobiliari distinte avrà diritto al bonus se i titolari ad esempio decidono di coibentare l’edificio.  Si tratterà comunque di lavori condominiali anche se per uno o per entrambi i proprietari non si tratta di abitazione principale.

La cessione del credito, come funziona?

La cessione del credito per l’ecobonus 110 per cento consisterà appunto nella cessione del credito maturato (ovvero della cifra che verrà restituita al cittadino nell’arco di cinque anni) a intermediari finanziari (banche o assicurazioni) o alla stessa impresa che si occuperà della realizzazione dei lavori, che lo incasserà direttamente dal fisco. Una misura che permette alle famiglie di far svolgere gratuitamente i lavori di ristrutturazione che rientrano nell’ecobonus al 110%.

Nell’ultima versione dell’ecobonus inserita nel decreto rilancio 2020, è prevista anche la possibilità di utilizzare la cessione del credito d’imposta o lo sconto in fattura anche per i lavori di ristrutturazione con una detrazione al 50%, per gli ecobonus al 65% per il bonus facciate al 90%, non solo per i nuovi lavori, ma anche per quelli già effettuati.

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